Arieccoci per dare un ultimo sguardo a questo anno che sta andando e riguardo i 60 libri letti in questi 12 mesi, sessanta libri, mi sembrano tantissimi, poi ci penso e dico ma sono infinitamente pochi rispetto a tutti quelli che vorrei leggere e rileggere. Comunque mi ritengo super fortunato aver dedicato tante ore a questi “posti magici”.
Ho letto la saga di Harry Potter dopo che me ne parlavano tutti da anni e son riuscito a leggerlo ed esserne quasi soddisfatto perchè non sono un fan sfegatato di questo maghetto ma ho goduto le mille avventure di questi ragazzini. Ho letto la trilogia di Antonia Arslan sul genocidio armeno e son rimasto colpito come la storia passata sia così forte, così piena di dolore e così educativa oggi. Mi sono letteralmente incantato a leggere le notti bianche di Dostoevskij, a guardarmi indietro a ricordare alcune persone che sembrano non passare mai. Sono passato tra i protagonisti di Calvino con stupore ho capito quanto ancora oggi siano attuali, ho scoperto Leonardo Sciascia che mi ha aperto una porta e cioè la Sicilia tanto bella quanto complicata, già complicata come la mafia che non si vede ma c’è e sono andato alla ricerca di libri che parlassero di uomini che hanno combattuto la mafia sono andato alla ricerca di verità e ancora adesso ho preso altri libri che mi daranno altri spunti di riflessione sul rapporto malsano tra le istutizioni, politica e i vari poteri invisibili. Per caso ho letto di uno scrittore iraniano che racconta la sua esperienza personale per dare luce a personaggi alle prese con la storia del proprio paese che devono fare fronte a degli stravolgimenti incredibili. Storie che passano ma che segnano, che leggi e guardi il tuo piccolo mondo con più coscienza senza però avere nessuna soluzione se non una conoscenza in più sul mondo che in fondo siamo noi. Ho seguito con tanto interesse la vita di bambini speciali che hanno una visione tutta loro del mondo tra dinosauri e giochi al computer.
Se dovessi citare 3 libri che mi hanno colpito in questo anno sarei in difficoltà assoluta, ma se comunque voglio dire tre titoli, dico “L’arte di essere fragili” – Alessandro D’Avenia, riscoprire leopardi a 42 anni fa di un bene incredibile, sembra di poter vedere le tue cose da un altro punto di vista, il dolore in fondo fa parte di noi e più delle volte è un punto di partenza di qualcos’altro che è pure bello. Un secondo libro “Io sono con te” – Melania Mazzucco storia vera di una ragazza del congo che viene in Italia e intensità, verità, sensibilità tra la scrittrice e la ragazza protagonista sono uniche che restano in chi legge. Il terzo libro è “La meccanica del cuore” di Mathias Malzieu perchè in fondo zilly è un romanticone e quel cuore che vive attraverso un orologio a cucù è una storia tra fantasia e realtà che colpisce in pieno.
Spero il prossimo anno di continuare a leggere e condividere le cose del mondo col mondo!