I numeri, la matematica, la fisica, le stelle, la velocità, la luce, lo spazio, il tempo, i quanti, la relatività, equazioni, ricerche, studi scientifici tutte cose che faccio fatica a capire ma la figura, la sagoma, l’essere umano, l’uomo, insomma Albert Einstein è tutta un’altra questione; affascinante, curioso, gentile, romantico, intrigante, semplice, intuitivo, umano è stato il suo approccio con il mondo che me lo fa piacere subito, per sempre!
L’autore Etienne Klein, poi, ci mette quella poesia, quel modo personale di raccontare la vita di Einstein ripercorrendo attraverso la bicicletta le diverse città in cui lo scienziato ha studiato, vissuto che diventa un libro originale e piacevole.
Un libro che si divide tra le scoperte importanti nella fisica e il vissuto tra matrimoni, figli e viaggi, soprattutto viaggi, infatti Einstein nel suo perenne pensare a spiegare il mondo, è stato non solo a Berlino, ma a Berna, a Zurigo, Milano, Praga, Stati Uniti in un momento storico molto delicato come l’ascesa del nazismo.
Gli piaceva la musica che lo distraeva, lo aiutava e gli dava la spinta a risolvere enigmi sulla fisica impensabili, si sentiva parte del mondo, e non era per niente nazionalista, non si sentiva tedesco a tal punto che poi cambiò cittadinanza. Con la sua bicicletta e con il suo intuito, la sua intelligenza spiegava il mondo per come si presentava. Un autentico genio nella sua autentica semplicità umana.
“Sono un viaggiatore solitario, e non mi sono mai sentito pienamente a casa nè nel mio Paese, nè in famiglia, nè con i miei amici, nemmeno con i miei parenti più prossimi.”