Chi manda le onde – Fabio Genovesi

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Questo avvicinarsi al Natale mi fa rallentare un sacco le letture, tra salmoni, tartine e un miliardo di altra roba gastronomica torno a casa stanco che faccio fatica a leggere, ma per Fabio Genovesi sembra esserci un feeling tra il mio io instabile ed i suoi racconti che nonostante appunto il mondo gastronomico da mettere sugli scaffali natalizi, ho letto abbastanza velocemente il suo ultimo lavoro “Chi manda le onde”.

Siamo in Toscana, a Forte dei Marmi, siamo in Versilia, siamo in una terra bagnata dal mare che avvolge, aspetta, conosce, attende, scalda, custodisce gioie, dolori segreti di esseri umani fortunati di viverci accanto tra i quali troviamo Sandro 40enne(come me), senza una propria famiglia (come me) senza un lavoro( no quello ce l’ho, ho appunto le tartine e salmoni da caricare) che assieme ai suoi amici Martino e Rambo rappresentano quel mondo provinciale rassegnato senza futuro che guardano la loro forte dei marmi, presa da assalto da milanesi e russi.

La vita di Sandro verrà, quanto meno, accesa da una bimba bianca (albina) Luna e un bambino radioattivo (arriva da Chernobyl) Zot, i due si conoscono a scuola e son bersagliati con battute poco carine e scherzi dai loro compagni.

L’ironia di Fabio Genovesi è inconfondibile, e attraverso i personaggi non protagonisti nasce tutta la storia, mi viene ancora da ridere a pensare al racconto del sogno erotico fatto dal nonno Zot di fronte ai due bambini, ma c’è anche una parte triste di una scomparsa improvvisa di una persona vitale per Luna e sua mamma, insomma un romanzo che tocca vari piani dell’emotività, forse io, se dovessi consigliare un libro di Fabio Genovesi, citerei sempre e comunque “Esche vive”, ma per chi ha letto i suoi libri, questo non può scappare tra le mani!

“La vita è un temporale, è una burrasca, E’ una tempesta di schiaffi, con dentro ogni tanto, per sbaglio, una carezza.”